Finalmente dopo 3 anni di contratto e stipendio bloccato i sindacati hanno trovato un accordo con il nuovo governo Meloni ed é stato firmato , con il ministro Valditara , il nuovo contratto del personale docenti e ATA.
L'unica possibilità che ha un insegnante di fare carriera nel mondo della scuola é quello di diventare dirigente scolastico, ma per fare questo , oltre ad avere la volontà di "cambiare lavoro" ( e non é da tutti), occorre superare un concorso, bisogna essere assunti a tempo indeterminato, essere in possesso della laurea Magistrale oppure conseguire il diploma di secondo livello rilasciato dalle istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica e con un servizio effettivo di almeno 5 anni. Il percorso formativo" di un docente non é da meno.
Bisogna possedere il titolo di studio di accesso all'insegnamento con la laurea Magistrale, acquisire i 24 cfu, cioè altri esami universitari , indispensabili per le MAD e per accedere si concorsi abilitanti.
Percorsi lunghi e formativi per una scuola che rappresenta l'istituzione più importante in una società civile.
Eppure i vari governi hanno sempre fatto cassa con l'istruzione cercando di risparmiare sulla debolezza della classe insegnante. Il docente per ogni ora di lezione deve puntualmente prepararsi e aggiornarsi in base alla formazione della classe ; le competenze richieste sono sempre crescenti , si lavora molte ore in più di quanto non sia scritto sulla carta.
Sicuramente é un lavoro stimolante, ma per arrivare ad essere un docente di ruolo si fatica e per anni si resta precari.
Adesso dopo 3 anni di contratto bloccato é arrivato un nuovo riconoscimento contrattuale con un aumento in busta paga.
É stato giusto? Sì è stato giusto perché si dimentica molto spesso che la categoria " docente" é una categoria di pendolari che affronta spese di trasferimenti in altre regioni , lasciando famiglia, o di trasferimenti giornalieri da una città all'altra magari per poche ore e non per cattedra completa.
É stato giusto? Si è stato giusto premiare il docente con un aumento stipendiale per il lavoro immenso che giornalmente si fa affrontando ragazzi educati, complessati, pigri, svogliati, bugiardi o con l' assillo del voto più alto perché a volte la famiglia lo pretende.
L'insegnante deve capire e attenzionare tutto questo molto spesso lottando con famiglie distratte o poco educate e quindi con una scuola sempre più assediata da studenti e genitori bulli e un DS sempre piu padre padrone. A questo punto é stato giusto un aumento in busta paga, purtroppo poco, molto poco e non commisurato all' immenso lavoro e al carico di responsabilità che un educatore affronta giornalmente .
Sicuramente per avere un giusto riconoscimento del nostro lavoro occoŕrerebbe un maggiore atto di onestà politica... ma ciò non si avrà mai perché la scuola é completamente in balia di politici asserviti ai poteri forti.
Rosalba Fonte
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