Nei luoghi pubblici, nei luoghi privati aperti al pubblico e nei luoghi di lavoro, sappiamo tutti che vige il “vietato fumare”, ma spesso ci si chiede è possibile fumare in condominio? La Legge che stabilisce il divieto di fumare risale al lontano 2003, la famosa Legge Sirchia. Prima di addentarci sull'argomento è necessario distinguere quali sono le parto comuni.L'art. 1117 cod.civ. Elenca le aree comuni di proprietà di tutti i condomini.Tra queste vi rientrano il tetto, le scale, i portici, il terrazzo, i cortili , i parcheggi, gli anditi, gli ascensori. Nel 2005 il Ministero della Salute ha speigato che il divieto di fumo in condominio esite e si stende in tutte le arre interne, per tutelare anche in ambito condominiale la salute. Il divieto di fumo però, non si estende in tutto il condominio, ma solo nelle zone/aree chiuse o coperte. E' assolutamnete vietato fumare dentro l'ascensore, nel pianerottolo o nell'androne. Il responsabile per la sicurezza delle parti comuni è l'amministratore che deve vigilare affinchè il divieto di fumo sia rispettato. Egli, quindi deve affliggere il cartello con il divieto di fumo all'interno dell'edificio, in bella mostra, possibilmente vicino all'ascensore o nell'androne, in modo tale che tutti possano vederlo.Si ricorda ai condomini fumatori, che chi getta le sigarette dal balcone rischia l'arresto fino ad un mese o una multa di 206 euro.Si possono sempre segnalare le eventuali violazioni alle autorità competenti, ricorre in sede civile, nonché in sede penale. Il Consiglio? I condomini devono sempre usare il buon senso e stare molto attenti a non abusare e sopravvalutare il loro diritto di proprietà.
Anna Cacciato
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