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E' la Confraternita piu' antica, e la sua fondazione risale intorno alla fine del 1200.La Confraternita inoltre partecipa assiduamente alle processioni pubbliche religiose e nel 1613 ottiene autorizzazione di portare in processione la Statua del Cristo Risorto il giorno di Pasqua.La Confraternita ha come fine principale di incoraggiare e promuovere ed attuare il Culto cattolico ed in particolare il culto del Cristo Risorto “Il Salvatore”, nella Chiesa omonima, le cui celebrazioni hanno il loro fulcro nel rispetto delle tradizioni e della forma rituale nella Settimana Santa Ennese. Il fine per cui essa opera che viene conservato nel tempo attraverso lo scorrere dei secoli consiste nella preghiera in comune dei Confrati, l’esercizio di pratiche religiose, il mantenimento del culto nella Chiesa del SS.Salvatore.La Confraternita opera anche nel campo dell’assistenza sociale e del volontariato.La mantellina è di colore giallo intenso, con a sinistra la rossa croce di Malta; la stessa si ripete sullo scapolare, anch'esso giallo, adottato nel 1955 poiché prima di allora i confrati portatori dell'urna del Cristo Morto indossavano solamente il camice bianco.La Confraternita detiene il privilegio di portare a spalla dai confrati l’Urna del Cristo morto nella processione del Venerdì Santo
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La Confraternita chiamata anche "Devoto Collegio di Santa Maria La Nuova, fu fondata intorno al 1403.Il Collegio ebbe un ruolo particolare nella storia degli avvenimenti politici e sociali di Castrogiovanni, specie per tutto il XVI° secolo, tanto da ottenere dai “Reali di Spagna” attestati di benemerenza, non ultimo quello di fregiarsi del titolo di “Venerabile”. Grande fu il potere del Collegio tanto da indurre il marchese Caracciolo, allora viceré dell’isola, ad emanare un Regio Decreto con il quale si limitava il numero dei confrati ad un massimo di cento.Durante le manifestazioni ufficiali i Confrati sfilano con un vestiario composto da: un camice bianco, mantella, scapolare e fascia celeste stretta in vita con due risvolte a nappe pendenti sul lato sinistro, cingolo bianco pendente dal lato destro, visiera e guanti bianchi, corona in tralci di arbusto selvatico, pantaloni, calze e scarpe di colore nero mentre il giorno della Festa di Maria SS. La Donna Nuova le calze sono di colore bianco, mentre l’ insegna del Procuratore è un’asta di legno di color celeste recante sulla sommità una composizione in argento raffigurante il Cristo Risorto e Maria SS. La Donna Nuova, ed i Confrati indossano un medaglione della stessa composizione ma di dimensioni più piccole.
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L' Arciconfraternita delle Anime Sante del Purgatorio fu istituita il 9 ottobre 1615 dal parroco di S.Bartolomeo, don Giacomo Pregadio. Il primo statuto della confraternita fu approvato dal Vescovo di Catania, mons. Bonaventura Secusio il 7 febbraio 1616. Questi, inoltre, chiese al Papa Paolo V° che la congrega fosse aggregata alla Compagnia della Morte di Roma.Nel 1712 la congrega fu onorata dal viceré‚ di Sicilia dei titoli di "Venerabile" e di "Lata" e da allora fu chiamata "Arciconfraternita".Uno degli scopi della congrega era quello di accompagnare sul luogo del supplizio i condannati a morte e assisterli durante il trapasso e il lunedì successivo all’esecuzione il rettore presenziava alla messa in loro suffragio. Per questo motivo l’Arciconfraternita era nota anche con il nome della “Buona Morte”.Il 6 dicembre 1789 il re di Spagna Carlo IV° Borbone decretò che il Comune cedesse le mazze d'argento con l'emblema della città all'Arciconfraternita, per essere portate in processione dai mazzieri che vestono un camice bianco a sacco, un lungo scapolare nero e un lungo mantello nero con sinistra lo stemma ricamato del teschio con le due ossa incrociate. Sul capo portano il cappuccio a visiera e la corona di tralcio di vite intrecciata. Le mazze sono portate in processione, solo, il Venerdì Santo. I Mazzieri hanno il privilegio di affiancare il Rettore durante la processione del Venerdì Santo.L'Arciconfraternita ha lo scopo di divulgare la fede cristiana e di tenere vivo il culto dei morti, operando nel rispetto delle tradizioni e del dettato delle Sacre Scritture; mira a promuovere ogni azione rivolta all' incremento del patrimonio morale e religioso dei confrati ed allo svolgimento di una vita socialmente tendente ad opere di solidarietà cristiana.