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Mercoledì, 29 Novembre 2023

 1000X200px RIBASSATI E BLOCCATI


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Il Policlinico Universitario che nascerà ad Enna, grazie al voto espresso dall’Assemblea Regionale Siciliana, sta appassionando il territorio, perché sisala operatoria comincia a comprendere quali ricadute benefiche avrà nel territorio provinciale sotto il profilo sanitario, economico e di immagine.

Al di là delle polemiche che qui non ci interessano, come non ci interessano i pochi che hanno gufato grazie ad una miopia ottusa, vogliamo cercare di chiarire meglio il concetto di Policlinico Universitario.

Il Policlinico Universitario si legge dalla Treccani è un “Istituto ospedaliero o ambulatoriale, pubblico o privato, per la cura di malattie appartenenti a specialità mediche differenti.”

Detto questo e secondo quanto asseriscono alcuni, l’approvazione dell’emendamento in aula si sancisce che è il policlinico universitario che fa diventare l’ospedale, DEA di II livello.

Perchè un policlinico possa dirsi tale occorre che siano presenti, così come la normativa vuole, (Decreto 2 aprile 2015, n. 70 - cosiddetto Decreto Balduzzi) anche le seguenti specialità mediche:

1. Cardiologia con Emodinamica interventistica H 24

2. Neurochirurgia

3. Cardiochirurgia

4. Rianimazione cardiochirurdica

5. Chirurgia vascolare

6. Chirurgia toracica

7. Chirurgia maxillo-facciale

8. Chirurgia plastica

9. Endoscopia digestiva ad elevata complessità

10. Broncoscopia interventistica

11. Radiologia interventistica

12. Rianimazione pediatrica e neonatale

13. Medicina Nucleare e altre eventuali discipline di alta specialità (Ematologia, Pneumologia, Neuroradiologia).

Devono essere presenti H 24 i Servizi di Radiologia con almeno T.A.C. ed Ecografia

[con presenza medica) e il Servizio Immunotrasfusionale.

Praticamente il Policlinico diventa tale con l’Università, ma i reparti sono già tutti contenuti nel DEA di II livello.

La Kore, quarto polo universitario della Sicilia, è quella che assieme ad Assessorato alla Salute e alla Formazione Professionale, di concerto con l’Asp di riferimento, sta attivando tutte le procedure, affinchè si pongano le basi per il policlinico.

E la Kore ha nominato rettore, il Prof. Francesco Tomasello, già rettore dell’Università di Messina, presidente onorario della Federazione Mondiale di Neurochirurgia. Il Prof. Tomasello, divenuto Direttore della Neurochirurgia dell’Università di Messina, ha svolto buona parte  dellla sua attività neurochirurgica in questa sede istituzionale, nella quale ha ricevuto significativi riconoscimenti nazionali ed internazionali. Questo significa che la Kore sta puntando decisa sulla Medicina, non disdegnando ovviamente le altre facoltà.

Ci sembra già un ottimo biglietto da visita, ma ovviamente non basta. Bisognerà sedersi attorno ad un tavolo e capire innanzitutto il metodo di lavoro e come cominciare ad ottimizzare le risorse umane e finanziarie.

Intanto il Piano Sanitario Nazionale dovrà prendere atto e tenere conto che in Sicilia c’è il IV Policlinico Universitario. Si dovranno poi realizzare altre strutture o basteranno quelle che ci sono? Come organizzare i tirocinanti non solo della Kore, ma anche dell’altra facoltà di medicina, la rumena Dunarea.

Sono tutte cose alle quali si sta lavorando. Una macchina organizzativa complessa con un lavoro immane.

Ecco perché diventa importante il sostegno di una intera popolazione che comincia a capire qual è la portata di questa politica del fare.

Dal punto di vista sanitario non c’è dubbio che ad Enna troveranno sede le eccellenze specialistiche e medici di levatura nazionale e non solo perché le università di medicina attirano molto. Ma anche gli ospedali di P. Armerina, Leonforte e Nicosia avranno contraccolpi positivi, perché questi faranno rete con l’ospedale di riferimento e saranno anche loro eccellenza in una o più branche mediche.

Da questo non c’è dubbio che le ricadute sul piano economico saranno evidenti non solo per il capoluogo ma per l’intero territorio provinciale e da qui una positiva ricaduta in termini di immagine.

Il Policlinico Universitario potrà rappresentare quella inversione di tendenza dell’asfittica economia della provincia, del suo spopolamento. Il policlinico potrà essere l’inizio di una rinascita di questo territorio, ma c’è bisogno del concorso di tutti, nessuno escluso, ognuno per la propria parte.

Saremo in grado di superare le appartenenze, le invidie, gli steccati e i dannosissimi campanilismi che dividono i piccoli territori come il nostro?

Dipende solo da noi.

Massimo Castagna

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